dopo il cap I ed il cap II
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Foto: nemmeno Lombroso avrebbe osato tanto...
Sì, è proprio così, lo stato d'ipnosi calcistica in cui eravamo caduti grazie alle trappole mediatiche studiate dai geni della semiotica moderna ci aveva impedito di ribellarci, negli anni novanta ed all'inizio del terzo millennio, alla corruzione ed ai metodi mafiosi usati dagli scagnozzi degli Agnelli attraverso i quali avevano permesso alla Juventus e ai suoi tifosi di gioire di vittorie di cartone.
Ancora ci ricordiamo di quella volta in cui l'Ajax chiese la restituzione della Coppa dei Campioni o del famosissimo fallo di Iuliano su Ronaldo dopo di cui, il più forte attaccante di tutti i tempi, incredulo davanti ai microfoni dei soliti quattro giornalisti asserviti, disse disperato: "Tutto il mondo deve sapere!"
Iuliano contro Ronaldo, metafora infelice dell'ingiustizia del calcio che fece, è bene ricordarlo, risvegliare l'orgoglio di molti, ma che purtroppo non cambiò niente: dal 1998 avremmo dovuto attendere ancora quasi un decennio per veder debellato un cancro che ancora oggi è più vivo che mai, nonostante le interrogazioni parlamentari, le inchieste televisive di Santoro e l'indignazione generale. Tutti sapevamo, ma nessuno che avesse il coraggio di cantare o meglio, non uno a cui convenisse.
Poi calciopoli e le penalizzazioni con la farsa della domestica che invece di ramazzare con forza e decisione butta noncurante la polvere sotto il tappeto.
Matarrese e Carraro sono gli esempi simbolici di tale scandalo. Ed è qui che inizia a materializzarsi il complotto della seconda repubblica del calcio più volte predetto da Moggi l'ineffabile, il quale da sempre si è lamentato di dover combattere contro i poteri forti, anche occulti di questa operetta all'italiana.
Ed è in questo contesto in cui i rigori di Napoli (due di cui uno dubbio)vanno inquadrati.
A chi si lamentava dell'efferatezza della punizione inflitta al Milan a causa del facchino Meani, ricordiamo la telefonata tra lo stesso e Collina, in un periodo in cui il secondo era in aria di promozione (a designatore degli arbitri). Fu organizzato un incontro in cui chissà quali trame vennero tessute tra il più autorevole degli arbitri italiani (a detta di altri) e il più scapezzato dei dirigenti (Galliani).
[Audio]
Il risultato fu la promozione di Collina a designatore e 5 rigori fischiati alla Juve nelle prime 9 giornate di campionato, cosa impensabile all'epoca di Moggi, in cui la guerra tra i due mondi fece sì che gli arbitri stessero dalla parte dei bianconeri ed i guardalinee da quella dei rossoneri, lasciando nemmeno le briciole a società minori quali Fiorentina o Lazio.
Oggi l'Inter ed il suo ciclo annoiano tremendamente il campionato più corrotto del mondo e tralascio di sottolineare l'inconsistenza delle inseguitrici, dalla volubilità della Roma alla vecchiaia del Milan passando per l'inesperienza della Fiorentina e l'ignavia Juventina, tutte a punteggio pieno stavolta, senza penalizzazioni, ma ancora decisamente inferiori alla rosa messa in piedi dall'incapace Moratti.
Insomma, niente di più scontato, in un'analisi alla quale non credo nemmeno che io l'ho formulata.
Tuesday, October 30, 2007
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