Tuesday, September 16, 2008

Io faccio la puttana, e tu?



Mi devo riprendere prima di poter scrivere questo pensierino, perchè la notizia è gustosa e, senza paura di alimentare una trovata pubblicitaria succulenta (capirai, l'utenza di questo blog non incrementerà di certo l'onda mediatica iniziata dall'uscita di cui di seguito), la facciamo rimbalzare qui, merita davvero.

C'è una signorina di vent'anni, molto carina (ma per quello che sappiamo noi un po' troppo preziosetta) che, proclamandosi ancora vergine, si è messa all'asta per il fortunato iniziatore il quale, ovviamente senza problemi di portafoglio, potrà godere del privilegio di essere insegnante sessuale della tal quale, sborsando almeno un milione di euro (ciò restringe inesorabilmente il raggio dei pretendenti per lo più a signorotti un po' anziani e magari non proprio aitanti, ma forse, la signorina, a questo non ha pensato e forse se ne frega pure).

Qui non si contesta la pubblicità o l'iniziativa, ma qualcosa di più generale.

La tale topolina, essendo giunta a tale età senza aver sperimentato le gioie del sesso, è evidentemente figlia di una educazione un po' particolare che l'ha portata a tale conseguenza forse non per scelta, ma magari per paura o per eccessivo preziosismo (non prendiamo in considerazione l'ipotesi che nessuno se l'abbia mai voluta ingroppare, mi pare un po' ingenua).

Insomma, sempre che tutta la storia sia vera, fatto di cui dubito (ma neanche tanto a dire il vero), sembra che ella sia leggermente incatenata a tabù sessuali tipicamente italiani che l'hanno fatta diventare una specie di madonnina vivente, sempre vergine, ma dannatamente attraente.

Evidente è il fatto che, infatti, il suo modo di essere sia frutto della visione cattolica della donna, tipicamente dicotomica ai due estremi di santità e stregoneria.

A riprova di ciò, una volta di più, c'è la sua offerta indecente.

Ovviamente, il passo dalla santità alla prostituzione è breve, deciso e neanche tanto vergognoso. Tanto oggi, così fan tutte.

Starà ora alle efficienti forze dell'ordine intercettare la contrattazione tra le due parti in modo da spedire in galera prostituta e cliente dai cinque ai quindici giorni,

pena stabilita per chi si rende protagonista di tale reato.

p.s. per essere chiari, qui si evidenzia una contraddizione e l'incoerenza di un individuo, non in quanto tale, ma in relazione allo spirito del tempo. Non si mette in dubbio la dignità delle puttane in genere, per le quali il sottoscritto nutre un profondo rispetto.

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6 comments:

mozart2006 said...

Ehi,un consiglio per chi va a puttane.Se vogliono farvi la multa,dite cosí:"Pensavo che fosse Mara Carfagna e mi sono fermato per chiedere l´autografo".

Anonymous said...

qui c'è grossa crisi. non si sa più QUANDo stiamo andando
lucia

Anonymous said...

al di là di Quèlo vorrei sottolineare che tutto questo è nato con Pretty Woman, sicuramente ideato da un astuto maschilista, che ha convinto noi donne che facendo del buon sesso orale trasformeremo cuori di pietra in soffici nuvolette pronte ad avvolgerci. Ci ha messo in testa che facendo le prostitute si finirà prima o poi con il principe azzurro che ci salverà. molto, ma molto, peggio di Cenerentola.
lucia

Anonymous said...

Oggi vedo che sei felice!

Anonymous said...

comunque non fa ridere la battuta di quel tipo

Anonymous said...

Realizzo solo ora l'acutezza del paragone tra Cenerentola e pretty woman.

La prima puliva e cuciva, la seconda si prostituisce. Almeno c'è un po' di emancipazione, quello che è uguale è il ruolo dominante dell'uomo.

ciao.

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