Tuesday, September 16, 2008
Credere fermamente in qualcosa
Vengo a sapere tramite questo post che in un programma televisivo americano, The View, viene nominata Sabrina Guzzanti mentre si parla del diritto di parola. Oggetto della trasmissione è MacCain, candidato repubblicano per la presidenza degli States.
Naturalmente, armato di buona pazienza e spinto da curiosità notturna, sono andato a vedere su youtube se ci fosse qualcosa e, naturalmente, qualcosa ho trovato, anche se purtroppo non tutta la trasmissione nella sua integrità (adoro questi anonimi individui che mettono a disposizione di tutti, video di ogni tipo attraverso un lavoro, e chi carica video su youtube lo sa, che dir noioso è dire poco. Io mi limito ad usufruirne in modo compiaciuto).
Considerazioni:
1- MacCain era circondato da cinque donnone che lo hanno pressato con domande di ogni tipo, spesso fatte di proposito per esprimere pareri già precostituiti (lo stesso vale per la più giovane la quale ha posto domande insidiosissime pur dichiarando il suo voto per lo stesso MacCain).
2- MacCain, come tutti i candidati alla presidenza, sia repubblicani che democratici, è dovuto stare al gioco e soprattutto ha dovuto rispondere anche a domande palesemente bellicose tentando di continuare a sorridere e, soprattuto, a recitare la sua parte.
3- Sì, poichè i politici americani (e non solo), pur essendo oggetto di domande cattivissime, nelle loro campagne elettorali altro non fanno che recitare la parte più consona al loro elettorato tentando di accontentare i votanti con una demagogia spesso imbarazzante. I giochi sono, almeno ai nostri occhi, chiarissimi mentre divertenti sono le poche frasi di chi, travestendole in battute sarcastiche, si cimenta in rivelazioni di verità nascoste, suscitando l'ilarità generale, intervistato compreso.
Ad es.: una signora domanda al candidato dove sia finito il vecchio MacCain che fino all'altro ieri appoggiava Bush e le sue politiche guerrafondaie, affermando di sentirne la mancanza rispettivamente al MacCain di oggi, decisamente più moscio. Appena terminata questa astuta domanda, un'altra signora, in tono polemico, ma divertito, si è permessa di affermare a mezza bocca "Beh, è così ora perchè vuole essere eletto!"
Anche MacCain, nell'ascoltare questa sacrosanta verità, non ha potuto fare a meno di scoppiare in una grassa risata. Della serie: facciamo tutti parte della stessa mascherata.
4- Infine una considerazione di contenuto, su un concetto espresso da MacCain che, forse frutto di un intreccio retorico troppo complicato o forse chissà, frutto di ciò che veramente pensa, mi ha lasciato sconcertato. Ad un certo punto, mentre si discuteva sulla laicità dello stato, sulla tolleranza reciproca di chi crede o non crede ed altre amenità, rispondendo ad una domanda di Whoopi Goldberg, ha affermato:
"Vedi, io non penso di essere perfetto, così ogni mattina prego per potermi migliorare e per poter avere un mondo migliore. Io rispetto coloro che invece pensano di non sentirne il bisogno, ma per me è così." (vedi min 3:29 del video sotto)
In altre parole: chi non prega pensa di essere perfetto, ma siccome, come tutti sappiamo, nessuno è perfetto, chi non prega è un arrogante. Cioè va bene non essere religiosi, ma ad essere non credenti si sbaglia. L'intolleranza da parte di chi crede nei confronti di chi non crede viene così smascherata tristemente attraverso un modo di ragionare alquanto grottesco ed ottuso, fatto di divisioni e categorizzazioni inconciliabili.
D'altronde il fatto che si creda, pensateci bene, presuppone l'intolleranza per ciò che mistifica le cose in cui si credono.
In caso contrario, non si crederebbe più, anzi, si dubiterebbe.
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