Monday, June 26, 2006
URLO MUNDIAL
Italia - Australia 1 - 0 Nella foto: la appoggia piano e non dribbla, ma rimane un bravo ragazzo
Che sia perdonato per l'assenza della rubrica in occasione della partita del dentro o fuori contro la Repubblica Ceca, o Cechia come a qualcuno e' venuto in mente di chiamarla per abbreviarne il nome giornalisticamente.
Il gran ritorno pero' giunge in un momento di gioia sofferta, un'urlo mundial che e' stato materialmente tale al fischio che ha ingiustamente decretato il rigore a favore dei nostri compatrioti, d'altronde qualunque arbitro al mondo lo avrebbe fischiato e quindi non ci poniamo il dubbio a priori. Siamo perfino riusciti a gioire per l'unica azione degna di tale nome ad opera del caro "fisico e faccia da partigiano" compagno Grosso, contro il quale avevamo spergiurato durante tutta la partita a causa delle sue dubbie abilita' balistico-motorie. Questo pero', come direbbe il mai rimpianto Pizzul, gufo di tempi immemori, e' il bello del calcio e la sorpresa stavolta e' stata una dolce sorpresa.
La partita non era comunque cominciata sotto una luce di spensierato ottimismo, dopo che un'ora prima dell'inizio avevamo scorto tra gli undici titolari il nome di Del Piero, pensando che ci stessero mostrando la panchina invece della formazione iniziale. Eravamo pero' disposti a tutto e lo saremo comunque da qui in avanti pur di restare in corsa. D'altronde, c'eravamo detti, con un Totti in quelle condizioni, seppure in crescita vertiginosa, avremmo ad ogni modo giocato in dieci per gran parte della partita.
Ed in dieci abbiamo giocato sul serio quando un arbitro mediocre di non so quale paese e' riuscito ad espellere un ammansatissimo ed in formissima Materazzi il quale nella foga di difendere aveva commesso fallo addirittura su Zambrotta. D'altra parte il primo tempo se ne era andato troppo liscio, con l'Italia che nonostante l'offensivissimo modulo era riuscita ad applicare alla perfezione lo stile del catenaccio sublime, attendendo i poveri canguri (si' proprio dei canguri, visto che ammaestravano la palla come dei marsupiali dograti) nella propria meta' campo e ripartendo al trotto controllato verso la porta avversaria. Risultato: nessun rischio corso (grazie anche al nostro portiere, il piu' idiota e piu' forte del mondo) e diverse palle gol create in nonchalance.
Come dicevo pero' la tensione e' iniziata a salire nel secondo tempo quando in dieci la squadra aveva completamente rinunciato a giocare e difendeva in affanno contro un'arrembante Australia, il cui giocatore piu' carismatico, lo ricordo, e' una riserva italiana del calcio italiano. Senza considerare poi i vari Aloisi o Grella, nomi tipicamente aborigeni della foresta umbra del gargano. Di conseguenza non eravamo piu' disposti a giustificare l'ennesimo passaggio all'indietro del sig. "sono soddisfatto della mia prestazione e se avessi tirato il rigore avrei segnato" Achille-Del Piero. Poco male che Gea-Iaquinta fosse entrato al posto di Gilardino e Toni si prestava ad essere sostituito da nientepocodimenoche Barzagli, autore tra l'altro di una partita anonima, ma efficiente. Insomma l'attacco stellare italiano grazie al genio "faccio lo stronzo anch'io" o del sempre verde "prenderei tutti a calci nel culo" si era poco poeticamente sfrondato alla sola punta della straordinaria Udinese ed al panchinaro bianconero: non certo roba da mondiale.
Per fortuna pero' a dieci minuti dalla fine il nostro caro Marcello detto Paul Newman in quel di Viareggio, tra barche e bestemmiatori di vecchia data, e' improvvisamente rinsavito ed ha inserito il pupone nazionale che si stava grattando l'epidermide in pachina a vicenda con De Rossi e che, entrando in campo, riusciva a caricare i suoi compagni all'urlo di "aooooh, aooooh!".
Il borghettaro de noartri era in crescita gia' contro la Cechia, ma oggi ci e' sembrato quasi completamente recuperato e, si badi bene, non certo per il rigore (ebbene si', anche noi eravamo tra quelli che temevano e speravano allo stesso tempo nel cucchiaio). Passaggi di prima precisi e filtranti, e' questo quello che gli chiediamo: sara' un caso che si e' espresso come doveva quando giocava da seconda punta mentre arretrato a centrocampo e', come disse Capello, sprecato?
Per finire: un Totti in gran spolvero, un Del Piero finalmente condannato da se stesso alla panchina ed una tra Svizzera e Ucraina. Sperare a questo punto e' lecito.
L'Urlo Mundial oggi ricomincia a prendere fiato.
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