Monday, January 04, 2010

A V A T A R - II



Puntuale come al solito è arrivata la poco attesa recensione di A V A T A R ad opera dell'inossidabile Mereghetti il quale, dalle prime pagine del Corriere, si bulla di aver visionato il film in anteprima da Parigi, sfruttando probabilmente un poco originale ultimo dell'anno sotto il più brutto monumento del mondo, la torre Eiffel, ultimo orribile baluardo delle sorpassate esposizioni universali.

Purtroppo il Mereghetti non aveva fatto i conti con i Preti e, nonostante dichiari di aver fatto 50 minuti di coda per assistere allo spettacolo a 3 gradi, va a scontrarsi contro i -20°C affrontati da chi già aveva visto il film il giorno della sua uscita ufficiale, il 18 dicembre.

Naturalmente, come previsto, il grande critico non fa altro che rivelare la trama del film in modo da rovinare ai lettori la storia del film mentre pecca nelle critiche infantili rivolte alla storia, considerata poco profonda e priva di significati e che egli spiega attraverso facili riferimenti a classici del passato, fatti più per edonismo che per reale utilità esplicativa.

Ma altre sono le perle regalateci dall'esimio esperto di cinema che vanno a spiegare l'esatto opposto di quanto noi avevamo precedentemente esposto e che vi fanno dunque comprendere il privilegio che avete nel leggere le nostre pagine.

A questo proposito è importante rivelare come, dove noi disegnamo scenari visionari sul futuro di internet[*], egli invece parli ingenuamente di una "coda e di una treccia di capelli dallo strano potere", rivelandoci miseramente la sua inadeguatezza.

Qui si tiene decisamente un altro passo, e ci si può addirittura permettere la critica della critica.

[*]Dal nostro post precedente: "Non è un caso che i nativi possano cavalcare animali connettendosi ad essi attraverso le punte dei loro lunghi capelli dai quali escono dei fili luminosi tanto simili alle nostre fibre ottiche"

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6 comments:

Rosa said...

con questo post diventi il mio dio cinematografico gnè! falli tutti secchi....alla faccia di aldo grasso!!!!!!!!!

Urlo said...

Mi piace quando ti stimoli così, caro.

Avevo anche scritto: "(...) gli insegnamenti dei loro avi, presenti nei secoli dei secoli nella nube della conoscenza alla quale tutti possono accedere."

La nube è un riferimento al Cloud Computing, lo dico perchè non è palese e voglio che sia chiaro.

Anonymous said...

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Anonymous said...

Luigi ho visto Avatar ieri sera..ti faccio i miei complimenti per la tua azzeccatissima recensione

Mauro

Urlo said...

Grazie. Io riandrò per la terza volta. Sto impazzendo.

Rosa said...

Bravo Gnè! Visto pure io ed è stato piacevolissimo. Uno spettacolo per gli occhi... e sono disposto pure a passare sopra alla trama, che è un po' un mix "tra Balla coi Lupi e L'Ultimo Samurai" (cit.)

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