Saturday, April 19, 2008

No we didn't



Il blog riapre in in sordina e nei modesti modi di umiltà che come al solito lo caratterizzano, dopo essere passati non senza traumi dai fantastici spaghetti alla chitarra all'astice di Zio Pesce ai tristi fast food scandinavi.

A riprova di ciò la breve firma di oggi a chiusura del passaggio storico-sociale più importante di queste settimane, ovvero la fine della campagna elettorale e le elezioni di aprile. Firma attraverso la quale vogliamo sottoscrivere la legittimazione di questo spazio ad auterovole finestra sul mondo che, anzichè promuovere certezze assolute, esplicita dubbi e punti di vista condivisibili.

Tale legittimazione passa attraverso una rivendicazione di contenuto che si riferisce a questo post scritto in apertura della campagna elettorale, quando W.Veltroni sverginò i buchi catodici con il discorso tenutosi a Spello. In quell'occasione, lo riassumo qui per chi non avesse voglia di rileggersi tutto l'articolo, si auspicava una campagna elettorale tutta all'attacco da parte del centro sinistra al fine di tentare una scalata al governo più realistica del troppo modesto slogan Si Può Fare.

Ebbene ciò non è avvenuto e anzi il comunque abile Veltroni nemmeno ha mai nominato il suo avversario principale, per paura che il nome di Berlusconi facesse pericolosamente distogliere l'attenzione da ciò che si sarebbe dovuto fare. Il fatto che dall'altra parte invece il nome di Prodi fosse sulla bocca di tutti, è un dettaglio non trascurabile.

Il finto americano Walter, anzichè ascoltare i nostri consigli, come è ovvio, si è invece ispirato a quel famoso duello tv (e qui chiedo il vostro aiuto per rinfrescarmi la memoria) in cui uno dei contendenti fece di tutto per evitare di pronunciare la parola Vietnam, mettendola letteralmente in bocca al suo avversario e facendo così in modo che gli ascoltatori associassero la faccia dell'altro ad uno dei frequenti disastri militari a stelle e strisce.

Questa tecnica si è rivelata fallimentare e certo quello che dice Sartori -guarda qui al minuto 19.30- (da altri snobbato solo perchè di opinione diversa, mentre da noi adulato in quanto Professore di fama internazionale)

non può che essere sottoscritto, soprattutto dopo che lo avevamo prontamente previsto.

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