Tuesday, October 23, 2007
W la Repubblica
Un sistema amministrativo è irrimediabilmente corrotto, secondo Gerald E. Caiden e Naomi J. Caiden (University of Southern California), quando si possono evidenziare i seguenti punti principali (traduzione mia):
- L'organizzazione professa un codice etico esterno che viene contraddetto da pratiche interne
- Pratiche interne incoraggiano e nascondono violazioni del codice esterno
- I non-violatori vengono penalizzati sostenendo premi per le violazioni ed offendendo coloro che non vìolano
- I violatori sono protetti e, quando sono esposti, trattati in modo tollerante dal sistema mentre i loro accusatori sono taciuti di esporre ipocrisia organizzativa e sono conseguentemente trattati in modo duro e severo
- I non-violatori soffocano nell'atmosfera corrotta non trovando appoggio interno, ma solamente incredulità esterna
- Coloro che hanno intenzione di denunciare lo status quo vengono terrorizzati ed intimiditi fino al silenzio
- Coloro che sono abbastanza coraggiosi da denunciare devono essere protetti da vendette organizzate
- Coloro che vìolano sono talmente abituati a violare ed alla protezione ricevuta nel violare che, quando esposti, reagiscono con sorpresa dichiarandosi innocenti ed appellandosi ad ingiusta discriminazione nei proprio confronti
- Il reato interno trova espressione nella razionalizzazione delle pratiche interne e senza un eventuale forte apporto esterno non si avrà intenzione di modificare tali pratiche
- Coloro che vengono formalmente accusati di corruzione raramente agiscono e, se forzati da pressioni esterne, ammettono l'incidente solo come isolato ed unico
L'ultimo punto darebbe una speranza alla salvaguardia del sistema non corrotto, purtroppo però, se paragonassimo lo studio alla situazione italiana, nemmeno in quel caso potremmo ritenerci fortunati.
Ecco, questa è la mia opinione sul caso De Magistris.
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment