Sunday, March 11, 2007

Inter - Milan


Sembrava stanco prima di iniziare a giocare, con quella maglietta fuori dai calzoncini, come succedeva solo negli anni '80, quando essere un po' sciatti significava essere anche molto più alla moda. Piuttosto che indossare noiosamente i pantaloncini sopra la maglia come se ci si vestisse per andare in banca, essere sciatti era un segno di ribellione, di libertà anche fisica di movimento e di pensiero. Oggi non più, i giocatori sono degli atleti e le sigarette senza filtro in campo non sono più ammesse, la maglia va sotto i pantaloncini e l'equipaggiamento sportivo deve evidenziare muscoli e capacità di prestazione.

Ronaldo invece oggi con quella maglia sotto il sedere ed il 99 sulle spalle sembrava proprio un adolescente che invece di guadagnare milioni per giurare fedeltà a chiunque, giocava tra le pozzanghere con gli amici di favelas. Immobile come un titano, non toccava palla fino al 40', quando, l'incoscienza altrui, lasciava quei due-tre metri utili a prendere la rincorsa, decidere dove tirare ed infine scoccare il tiro con precisione assoluta, come pochi sanno fare. E pazienza se Ibrahimovic si era preso l'ennesima ingiusta ammonizione (per simulazione stavolta) ed i rossoneri niente avevano fatto fino a quel momento.

Così se ne andava il primo tempo, con i clown in campo a sgambettare, i re in tribuna vip ad applaudire ed il resto del volgo a scalmanarsi con trentamila fischietti in ordine sparso su gelide sediole di plastica riciclata.

Niente di nuovo nel secondo tempo, quando un arbitraggio scandaloso che abboccava ad ogni singola scenata di ogni scimmia in campo non contribuiva ad esaltare il gioco delle volenterose squadre, battenti bandiera della stessa città ed animate dalla comune disgrazia di dover condividere lo stesso territorio. Nessuno però aveva fatto i conti con uno che viene soprannominato (probabilmente grazie alla sua classe (?)) El Jardineiro il quale toccava una volta la palla e la trasformava immediatamente in oro, e tantomeno nessuno pensava alla rinascita di Ibrahimovic, apostrofato continuamente con l'epiteto di Ibo dai telecronisti cinesi di CCTV 5.

Insomma, 2 a 1, e pace a chi credeva veramente che il Milan, dopo aver battuto la corazzatissima Celtic, ce l'avrebbe fatta anche con l'Inter.

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