Mi duole dover tediare chi legge con questa diatriba interna, soprattutto perche' l'autoreferenzialita' non mi garba, ma sono costretto a farlo per diversi motivi, non ultima la testardaggine di alcuni, che comunque non e' rimasta inascoltata.
Ora pero' cambiero' strategia e, invece di parlare della poetica generale del blog, cerchero' di spiegare le ragioni delle mie azioni nel particolare.
- Per cio' che riguarda l'affaire Togno saro' breve: il link che rimanda al video dei pupazzi Disney era ridicolo, soprattutto perche' corredato da una serie indebita di punti esclamativi. Inoltre ho gia' spiegato (anche con riferimento a Carletta) i perche' della cancellazione. Poi bisogna anche farsi un esame di coscienza: gli altri post accettabili sono tutti rimasti al loro posto, anche il tuo ultimo, Togno, anche se corredato da errori di ogni sorta. In questo senso hai dato una ragione in piu' al sottoscritto per licenziarti da questa esperienza. Ma con te saro' benevolo, non ti meriti tanto.
- Per cio' che riguarda Carletta si va piu' sul complesso, ma solo a causa della sua insolenza.
Ad un certo punto, riguardo al post che ti e' stato cancellato (in realta' un articolo non tuo, quindi non si capisce quasi come venga legittimata la qualita' di "post") hai scritto, riferendoti all'articolo da te citato e all'articolo da me invece consigliato: "La differenza è sottile, ma fondamentale".
Ora perdonami se sono permaloso, ma non mi va di essere insultato gratuitamente e la risposta a quella "sottile differenza" te la sei data da solo, nel tuo commento, attraverso il quale un'analisi linguistica non basterebbe ad elencarne i risvolti psicologici.
Allora in neretto riportero' il tuo commento, in corsivo le mie considerazioni:
Gnegno non sono d'accordo sull'equiparabilità dei due articoli.
Neanche io e non ho mai detto che sono equiparabili, ho detto che l'articolo di Repubblica bastava a capire quanto sia stata scandalosa la legge promulgata dagli USA, senza bisogno di andare a scovare inchieste straniere in siti di supposta informazione libera.
La differenza è sottile, ma fondamentale. Dall'articolo di Repubblica traspare chiaramente che i soggetti a cui sarà applicata la legge sono solo i prigionieri già nelle mani statunitensi.
Esatto, traspare, ma non lo si afferma. E' proprio questa la sottile differenza tra il capire e il non capire. Non dico che tu non avessi capito, ma dico che hai sentito il bisogno di rispiegare cio' che era gia' chiaro, semplicemente perche' pensi che noi non siamo in grado di capire da soli. E passi. Ma l'hai fatto incollando un articolo intero, e cio' a me personalmente (da amministratore) non va. Tralascio l'insulto iniziale, conosco il tuo personaggio.
"Il provvedimento protegge i prigionieri nelle mani degli Usa [dove sta scritto che si parla solo esclusivamente di Guantanamo?] dal ricorso negli interrogatori a qualunque trattamento "crudele e disumano". Nello stesso tempo, non è però previsto per loro il diritto di appellarsi a corti federali negli Usa e non è riconosciuto l''habeas corpus', cioè il ricorso per contestare una detenzione ritenuta ingiusta. Quanto ai processi, sono stati introdotti durante il dibattito in Congresso vari diritti che la Casa Bianca non era in un primo momento disponibile a concedere: il ricorso a fonti di prova estorte con la forza o a materiale coperto dal segreto è stato per esempio fortemente limitato (ma non cancellato).
[...] Altra cosa è soffermarsi sulla definizione ambigua di "combattente nemico illegale"...e pensare che da oggi in poi chi entra nella "patria della libertà" rischia di essere distolto dal giudice naturale per finire vittima di un giudice militare attivato dalla denuncia della pubblica amministrazione...
Appunto: per essere distolti dal giudice naturale bisogna essere gia' nelle mani della giustizia, o sbaglio? Poi se si finisce nelle mani della giustizia senza avere colpe precise, be', cio' succedeva anche prima e l'ingiustizia e' alla radice, l'assenza dell'habeas corpus e' un peggioramento ad una situazione gia' esistente.
p.s. Il paragone con gli stati islamici non regge. Criticando gli USA non difendo mica gli stati teocratici, semplicemente credo che l'Europa sia qualche gradino sopra gli USA in termini di libertà...
Ma chi ha detto che difendi gli stati teocratici? E il paragone non regge in base a cosa? Ho detto "paese che vai, usanza che trovi" ed ho fatto l'esempio degli stati islamici (l'ho fatto apposta perche' calzante in questo contesto e tu ci sei proprio cascato in pieno) dove ci sono altri tipi di legge, ma assolutamente non ho detto che cio' giustifica le leggi americane, come fai trasparire tu. Non ripeto quello che ho scritto, ma ripeto il concetto: la legge americana, essendo tale, e' valida per tutti, quindi sia per chi e' gia' imprigionato sia per chi e' solo un turista e potenziale imprigionato, e' facile intuire le applicazioni, per questo ti ho detto che l'articolo da te citato era inutile, oltre al fatto di non essere farina del tuo sacco (di nuovo, perche' questo e' il punto).
- Infine per cio' che riguarda la mia indole autoritaria: so benissimo come era nato il blog e credo anche di essere l'unico ad averne anche visto (se non impostato) gli sviluppi.
Il fatto e' che, se si da' un'occhiata ai post, noteremo che sugli ultimi 150 (piu' della meta' di tutto il blog) solo una ventina sono di firme diverse dalla mia (si parla dal 2004!).
Ora, considerando che in questi due anni sono stato praticamente l'unico a scrivere su questo blog, considerando che proprio per questo ne sono ora l'amministratore, credo che si debbano accettare le mie rimostranze nei confronti di cio' che considero non interessante.
Cio' naturalmente non per un vezzo personale, ma semplicemente perche' in due anni ho dato un'impronta al blog che lo ha messo su una via ben precisa, che e' soprattutto molto personale prima che editoriale.
Comunque come avete visto sono ben disposto ad accettare i post altrui, tant'e' che ho allargato il salotto anche all'avvocato Mauro Pieretti, salvo naturalmente scartare coloro che non si sono fatti piu' vivi da anni ormai.
I consigli di amministrazione cambiano e cosi' anche i membri di questo blog, per ovvie ragioni che non da ultimo sono anche pratiche. Quando mi stanchero' di essere l'amministratore siate certi che saro' pronto a passare il testimone a chi vorra' prodigarsi in tale onere.
In piu' ormai, dopo due anni, non siamo solo noi ex-liceali a leggere questo blog, e, se pure gli estranei siano solo una decina o poco piu', mi pare corretto allargare le nostre vedute e vedere se riusciamo a non stancare questi venticinque lettori (come schifito affermo' Carletta tempo addietro). Permettetemi pero' di sentirmi un pochino responsabile nei confronti di questi pochi estranei, visto che ci visitano perche' abituati a leggere me anziche' Carletta.
Insomma poco cambia devo dire, quello che sto chiedendo e' solo un po' di attenzione nello scrivere i post (qui non c'e' spazio per le cose fatte in fretta e che spesso vengono male) e soprattutto un po' di costanza: non venitemi a mendicare diritto di cittadinanza in questo spazio se, dopo mesi di silenzio, vi fate vivi con post obiettivamente discutibili.
Per quanto mi riguarda credo di essere stato abbastanza chiaro e il fatto che continuo a rispondere deve essere preso come fatto positivo, se avessi voluto essere padrone assoluto del blog avrei gia' commesso omicidi eccellenti per mandare messaggi chiari, per esempio cancellandovi tutti dalla lista dei membri.
Spero quindi che questo lungo post chiuda definitivamente la diatriba autoreferenziale e noiosa nata in questi giorni.
Vi lascio e vi ricordo: padrone del blog no di certo, ma demiurgo si!
Monday, October 23, 2006
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment