
Italia campione del mondo 2006
Finalmente possiamo alzare la testa, ringraziando il cielo in tribuna in finale non c'era Berlusconi perche' in una splendida cornice come quella di questi giorni all'estero avrebbero comunque trovato il modo di denigrarci.
L'Italia ha conquistato il quarto campionato del mondo e sembra gia' di essere i protagonisti di un nuovo rinascimento dopo quasi due decenni di crisi nera e malefatte italiche. I nuovi anni '80 sono alle porte e non sto qui ad elencarne i motivi.
Napolitano ha parlato di sentimento di "identita' rafforzato" dopo questa vittoria e cio' dimostra come il calcio non sia solo uno sport, ma parte integrante dello stato nazione, un'istituzione vera e propria e per questo oggi piu' di prima non sentiamo il bisogno di un'amnistia, di qualsiasi forma possa essere, leggera o pesante.
Zidane a suo tempo aveva parlato di "vittoria della Francia dell'integrazione", un buon tentativo che faceva ben sperare, ma che si e' rivelato effimero, visto quello che e' poi successo a Parigi nelle banlieues o a Londra in precedenza. Noi in Italia avremo gli stessi problemi molto presto se le istituzioni non faranno qualcosa, ma come al solito qui i problemi vanno sempre rimandati.
Proprio parlando di calcio come istituzione, come forma di identita' nazionale, una parola la vorrei spendere sull'arroganza e sullo sciovinismo ingiustificato dei francesi, se e' vero che il 61% di essi abbia gia' perdonato il loro idolo. Perche' se di stereotipi vogliamo parlare, dobbiamo anche ricordarci che sono delle forme utili di categorizzazione non sempre sbagliate, ma anzi spesso corrette in generale, in quanto tali.
Ebbene in questi giorni non si e' fatto altro che parlare della testata di Zidane a Materazzi, con perdono immediato per il primo al quale tra l'altro e' stato anche assegnato in modo del tutto ingiustificato il pallone d'oro Fifa dei mondiali.
Al di la' delle questioni tecniche, per cui credo che Zidane tutto si meritasse tranne che il pallone d'oro, credo che il premio assegnatogli sia ancor piu' una mossa politica giostrata da Platini & Co anche alla luce del gesto con cui ha chiuso la sua pur splendida carriera.
Senza dubbio il migliore in assoluto di tutti i mondiali e' stato Cannavaro, prova vivente di come questi siano stati i campionati delle difese e dell'umilta'.
Zidane non era nuovo a fatti del genere e mi permetto di ricordare solo come abbia vinto nel '98 il pallone d'oro, dopo che aveva giocato da schifo tutti i mondiali coronando le sue prestazioni con una poco ortodossa reazione che gli costo' due giornate di squalifica. Poi segno' due gol contro un Brasile sotto choc per quello che era successo a Ronaldo e il resto lo sappiamo tutti.
Oggi il leit motiv della stampa estera sembra essere il labiale di Materazzi e giu' tutti a estrapolare frasi di stampo interculturale per poter cavalcare l'onda dello scontro di civilta': niente di piu' patetico.
Eppure Materazzi e' stato uno dei protagonisti del mondiale, uno di quelli che li ha decisi, i mondiali, in positivo e non in negativo, come ha fatto Zizou, segnando due gol appunto decisivi, prendendosi un'espulsione ingiusta e provocando un rigore inesistente e per il resto giocando in modo perfetto, alla faccia di Nesta. La rabbia deriva dal fatto che ai tempi dell'espulsione di Totti, gli stessi che oggi difendono Zidane ed attaccano Materazzi, gli stessi dicevo difendevano Poulsen e accusavano Totti delle nefandezze piu' basse. Il fuoriclasse di Roma molto umilmente non fece altro che chiedere scusa a tutti e oggi e' un campione di sportivita' esemplare.
Zidane chiedera' mai scusa, o continuera' a salutare festante la folla che lo acclama senza un minimo di dignita'? E noi, italiani, impareremo mai a pretendere cio' che meritiamo?
Per una volta, date a Cesare quel che e' di Cesare. Questa volta almeno la coppa ce la siamo presa e tutto si puo' dire tranne che non ce la siamo meritata.
L'Urlo Mundial e' ormai eco e speriamo che lo sentano bene anche oltralpe!

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