Monday, July 31, 2006

Calcio scandalo


nella foto: "faccia d'angelo"


Come avrete notato il letargo del blog e' in questo caso estivo e mi scuso per non averne dato notizie anticipatamente. Il fatto e' che ancora siamo in letargo, ma un piccolo editoriale sulle vicende calcistiche di questi giorni non ve lo toglie nessuno.

Quindi siamo qui a festeggiare il 14° scudetto dell' Internazionale F.C. ed a decantare le gesta di Roberto Mancini, l'allenatore piu' vincente degli ultimi due anni con due Coppe Italia, una Supercoppa ed uno Scudetto e mezzo, visto che il precedente non ci è stato assegnato.

Ci troviamo ad enfatizzare sottovoce l'ipocrisia di Capello dimostratosi per l'ennesima volta multinazionale di se stesso (come ho gia' detto in questo blog). Sottolineando che questo grandissimo allenatore in due anni non ha vinto neanche una fava nella tombola aziendale di fine anno ed aggiungendo che, se non riuscira' a vincere nemmeno al Real Madrid, dopo aver fatto spendere 100 milioni al povero presidente e saccheggiando mezza Europa, be', a quel punto sara' pure il momento di definirlo perdente di successo.

Ci troviamo finalmente giulivi e sorridenti a sbellicarci in modo appassionato seguendo proprio uno dei precetti di Capello il quale a mo' di Cassandra nel festeggiare in stile Juve il 29° scudetto disse aitante con la coppa in mano (facendoci venire alla mente, ad onor del vero, il Platini che scendeva dall'aereo con 39 morti sulle spalle, la stessa persona che da terreno demiurgo ha tessuto le fila della squalifica di Materazzi nell'affaire Zidane): "Ci sarà da ridere", disse Capello e grazie a Dio cosi' e' stato.

Ci troviamo ad esaltare insieme ai tg italiani il nostro capitano Cannavaro che se avesse avuto un soprannome in una gang mafiosa sarebbe sicuramente stato "faccia d'angelo", il sorriso che uccide. Eh sì, perchè io ancora mi ricordo di come se ne andò dall'Inter orchestrato da Moggi e di come si sia trovato pronto come un tackle in anticipo ad abbandonare la nave Juve insieme al suo mentore Don.

Ci troviamo infine ad osservare tristemente come nulla sia cambiato e come le sentenze farsa degli ultimi giorni stiano alimentando il sogno calcistico di noi poveri italiani, con un Milan scandalosamente in Champions League, una Juve con soli 17 punti di penalizzazione (che presto scenderanno ulteriormente assecondando i pianti di Deschamps, a proposito, alla faccia del rinnovamento: il nuovo allenatore e' uno dei simboli delle vittorie sotto il segno di Moggi, tra l'altro adombrate dall'incombenza del doping) senza la difficoltà di doversi inoltre battere contro Lazio e Fiorentina. Senza poi dimenticarsi delle neo-vittime Galliani e Carraro.

Insomma poco è cambiato, ahimé, anzi, ahinoi e se oggi gli arbitri non apriranno più una concessionaria Fiat a fine carriera come accadeva prima degli anni '90 o se non verranno più regalate Maserati come accadeva fino a poco tempo fa, ricordatevi che il calcio italiano rimane la solita marmaglia, e non vale un abbonamento Sky, questo è sicuro.

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