Thursday, May 06, 2010

Idiozia



Era praticamente dall’inizio della sua partita che il fantasista veniva provocato vilmente dai giocatori avversari. E’ ciò che spesso accade al fantasista, a quel giocatore che è letteralmente in grado di immaginare e poi creare, appunto, grazie alla sua fantasia, ciò che ancora non esiste, naturalmente ed inevitabilmente supportato dalla sua capacità fisica di eseguire pregevoli colpi tecnici fino ad allora impossibili. L’intelligenza, nel caso del fantasista, è figlia della sua tecnica e sono il fisico e l’abilità motoria a dettare l’azione impossibile che, a sua volta, ricorda a noi comuni mortali la sua genialità. Purtroppo però, il fantasista, porta con sé quest’aggravio ad ogni partita e spesso la sua superiorità tecnica offende chi gioca contro di lui e offende di più chi vorrebbe essere come lui, ma è consapevole di non esserlo, intrappolato dalla realtà in un complesso d’inferiorità pesante e dunque inaccettabile.

Così, in quella partita, il fantasista era stato maltrattato con insulti e provocazioni. D’altronde, pur non riuscendo a fermarlo, almeno gli avversari erano comunque in grado di sfogare la loro inferiorità accanendosi inutilmente e con gesti infantili contro ciò che loro non avrebbero mai potuto essere. In effetti, il meccanismo psicologico che causa questi comportamenti è molto semplice, poiché primordiale: non posso essere ciò che non sono, quindi lo distruggo così che non potrò mai essere ciò che non è.

Accadde però che il fantasista, ad un certo punto in quella partita, reagì, giustamente, in difesa dell’onore e del fisico suo contro la stupidità di chi continuava spocchiosamente a giocare più di bocca che di piede.

E fu così che, Zidane, diede una gran testata a Materazzi, concentrando su di sé le ire e le prediche di tutti gli italiani.

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