Friday, November 28, 2008

La crisi



Mi piacciono i programmi d'inchiesta che si danno da fare nel denunciare ciò che non va in Italia. Ovviamente questi programmi proliferano in numero, in quanto di materiale in Italia ce n'è per tutti.

Però, quando guardo questi programmi, non mi sollazza l'inchiesta in sè, quanto soprattutto le interviste che vengono mostrate, dei vari italiani che nelle piazze si sfogano, fiéri, della loro miseria (che sia università, lavoro, aerei, sindacati, politica e quant'altro).

Prendiamo ad esempio la puntata di ieri di Annozero.

Una signora anziana in coda attende il suo turno per ritirare cibarie varie che vengono distribuite gratuitamente a chi non se le può permettere: "Devo mantenere mio figlio, quarant'anni e disoccupato, non ce la facciamo ad arrivare alla fine del mese".
Ebbene, con le dovute considerazioni del caso particolare del quale naturalmente non siamo a conoscenza e per il quale quindi non ce la sentiamo di dare giudizi netti: invitiamo caldamente il figlio a trasferirsi ed andare a rimediare un lavoro dove ce n'è e, nel caso non ne trovasse in alcun luogo, lo invitiamo ad andare egli stesso a fare la coda al posto di sua madre per potersi guadagnare il pane da solo.

Poi, dei lavoratori dipendenti che rivestono posizioni dirigenziali: "Io sto attenta a spegnere la luce e stiro il sabato e la domenica, quando l'elettricità costa meno", "Noi invece facciamo vacanze in Italia (non più all'estero, per chi non avesse capito ndr) e per periodi ridotti, abbiamo tagliato anche la seconda auto" e via dicendo.

Ebbene, sono felice di constatare che la crisi funziona, ben venga la crisi e che sia benedetta se ci spingerà prima ad essere parsimoniosi, poi a risparmiare ed infine a divenire meno consumisti. Tutti e tre atteggiamenti che dal primo all'ultimo sono correlati da un indossidabile rapporto di causa-effetto.

Poi magari, 'sta crisi, ci aiuterà anche a crescere e a progredire.

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