Monday, March 10, 2008
100 Anni Inter
Ogni cultura ha i suoi simboli, i suoi eroi , i suoi riti ed i suoi valori. Così la cultura Inter, il tifo per la quale è stato definito da Moratti, e non a caso, sentimento. A questo sentimento corrispondono dei valori che vengono rafforzati appunto attraverso i simboli, i riti e gli eroi.
Facciamo degli esempi: la spilla nerazzurra che riporta la scritta "Io sono interista" è un simbolo che raffigura e rivendica l'onestà della società Inter, naturalmente in contrasto con quelli che erano i valori della juve di Moggi, come nel più classico degli atteggiamenti di rifiuto nei confronti della cultura diversa di un gruppo estraneo al nostro (non a caso Lapo Elkan, suggerì, come ricorderete, di far indossare ai dirigenti la tipica spilla gialla con lo smiley, così da provare a trasmettere almeno un po' di simpatia. Qui sotto la più divertente operazione simpatia delle Iene).
Operazione Simpatia
Poi gli eroi: essi sono ad esempio calciatori come Baggio, ma soprattutto Facchetti e anche J.Zanetti, i quali simboleggiano allo stesso modo rettitudine disciplinare, onestà e sincerità, nobiltà d'animo e signorilità, creando e rafforzando così valori più generali e comuni dell'Inter.
Poi, per ciò che riguarda i riti, è chiaro che la partita fa inevitabilmente parte di essi, ma forse più importanti sono i momenti in cui tali valori vengono palesemente esternalizzati per essere meglio ricordati e per essere fissati meglio nella mente di coloro che fanno parte di tale cultura: mi riferisco in particolare alle feste, sia per celebrare le vittorie che per celebrare un anniversario, come lo è quello dei cento anni dalla nascita.
A capo di tutto questo sistema c'è naturalmente un governo che è quasi religioso nel suo carattere feudale, e quindi necessariamente gerarchico: in questo caso si impersonifica nella famiglia Moratti.
Infine, e solo infine, ci siamo noi tifosi, appagati da questa appartenenza che modella la nostrà identità individuale. Peccato che tutto ciò ci costi un occhio della testa in abbonamenti per la tv o lo stadio, in vestiario che, pur essendo di pessima qualità ha un prezzo altissimo, ma giustificato dall'enorme mole di soldi investiti per pubblicizzarlo e altre innumerevoli spese collaterali che non mi metto qui ad elencare.. Assolutamente non sognatevi di essere tifosi sulle stesso piano dei Moratti, i quali, nel caso in cui perdessero, come è successo, montagne di denaro, sarebbe solo a causa della loro incapacità imprenditoriale (si dice che Massimo sia a capo di una squadra di calcio per evitare guai più grossi in altri rami aziendali).
In conclusione ricordiamo Peppino Prisco, l'unico che ha incarnato allo stesso tempo gli status di simbolo, eroe, rito (con le sue battute) e valore dell'Inter, il quale, stuzzicato sulla nascita dell'Inter come costola del Milan (sottintendendone quindi la sudditanza, non ce ne vogliano le donne), rispose:
"Non abbiamo mai negato le nostre umili origini".
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4 comments:
mio fratello sta impazzendo :)
comunque è vero che la squadra per cui si tifa disegna o rappresenta la personalità individuale.. e l'inter non è tra le peggiori..ma io preferisco molto di più chi tifa per la squadra di calcio della sua terra natale. tanto per fare un esempio mi piace un Neri (Marcorè) che quando può va a vedere le partite dell'Ascoli.
lucia
E pensare che all'inizio sembravate davvero onesti....
http://www.karmyderosa.ch/img/inter_spilla.gif
Per il bombarolo anonimo:
purtroppo quella spilla che hai scovato con google nella rete e della quale ero a conoscenza, elenca soprattutto delle opinioni e non dei fatti provati (come ad esempio lo sono le responsabilità in calciopoli),a parte naturalmente il motorino a S.Siro, di cui mi disinteresso, ed il (nel senso di uno solo) passaporto di Recoba, peraltro inutile. Prego sfottere magari sugli psicodrammi interisti con ragionamenti, è vietato abbaiare tanto per.
Per Lucia:
in Finlandia si tifano squadre inglesi come noi in Italia tifiamo le nostre italiane. Non importa dove si nasce, ma che tipo di educazione si riceve e comunque nessuna delle due cose la si può scegliere indipendentemente.
beh in Finlandia si tifano squadre inglesi anche perché le loro non sono un granché. come tifare Inter invece che Ascoli o Ancona. Io come sai non posso che ammirare certi tifosi interisti, perché fanno parte del contesto in cui sono cresciuta. dico solo che un Neri che tifa Ascoli mi piace, lo ammiro, lo rispetto e mi affascina. E non sono d'accordo che dove si nasce non ha importanza: più vado avanti più riconosco i marchigiani nel mondo (per esempio) nel bene e nel male. poi ovviamente oltre che marchigiani siamo italiani e umani (mi piacerebbe dire presto "europei"..). perdonami se c'è qualcosa di sconnesso ma sono appena tornata da una laurea...
lucia
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