Sunday, January 21, 2007

Attenzione: Farsa in corso


nella foto: la coppa campioni precedente a quella sporcata dall'affare doping



Se non ricordo male in questo blog parlammo in precedenza di cicli, di come il calcio alla stregua di una soap-opera fosse fatto di cicli e di come questi cicli possano essere stroncati sul nascere, su come possano essere accompagnati, creati, trasformati, enfatizzati e manipolati in generale.

Si disse anche che il ciclo Juve nacque dopo 9 anni di insuccessi e che fu in qualche modo delegittimato dall'affare doping prima, e da moggiopoli dopo. Si parlo' (non su questo blog) di ciclo Juve con l'allenatore considerato fino ad allora forse il piu' forte al mondo, Capello, che pero' anche per colpe sue (tipo l'essere omertoso od il non intervento) non vinse niente in due anni di record e cavalcate fittizie.

Soprattutto dissi che un nuovo ciclio era cominciato e che fosse quello dell'Inter, incubato nei tre anni precedenti nei quali non nacque per sospette coincidenze: i due anni di transizione corrispondono in modo sinistro agli anni della moggiopoli accertata. Tant'e' che uno scudetto, due Supercoppe Italiane e due Coppe Italia i nerazzurri se le portarono a casa comunque.

Oggi invece si celebra la tredicesima vittoria consecutiva di una squadra che sembra imbattibile, soprattutto per la facilita' con cui guadagna risultati eccellenti: in campo va tutto come questa bestia macina-risultati vuole. Nemmeno la super-Juve che per molti commentatori d'ombrellone sarebbe stata da Champions anche in serie A, riesce a fare tanto, con la non sottovalutabile differenza che pero' gioca in serie B, contro Albinoleffe e compagni. Mi chiedo che cosa avrebbe fatto in serie A questa magnifica Juve contro squadre come Roma ed Inter. C'e' da dire infatti che la Juve manca un po' a tutti nella categoria maggiore, non nascondiamolo, ci mancano quelle che sarebbero state le memorabili sfide tra Boumsong e magari l'Adriano di oggi, o il semi-pensionato Crespo, oppure il genio Stankovic. Ma tant'e', se la Juve e' in serie B e per i prossimi quattro o cinque anni non sara' in grado di fare gran che nel calcio cosiddetto "che conta" (a meno che Lapo non convinca Cobolli a spendere un po' degli incentivi statali per la rottamazione per comprare due o tre campioni, senza considerare poi che uno come Trezeguet o lo stesso Buffon non avranno gran piacere a navigare a meta' classifica, seppur nella massima categoria), la colpa non e' certo del triste Spalletti o di Branca.
Eppure poco cambia, a detta dell'ambiente mediatico italiano sembra che questo campionato sia una messa in scena cucita addosso al petroliere piu' pazzo del mondo. Nulla cambia, in molti ancora ostentano nel dire che il Milan non partecipa ad un campionato gia' deciso, mentre la realta' e' che il Milan in serie A e' piu' che presente, la verita' e' che il Milan e' stato graziato da un sistema corrotto guadagnandosi un posto in Champions League (e quindi sonanti milioni di euro) senza meritarselo, la verita' e' che l'amatissima signora doveva navigare in serie C1 e il diavolo della madonnina in serie B e solo allora, forse, il campionato avrebbe avuto una legittimazione piu' esplicita.


nella foto: "io festeggio, che me frega..."

Poi succede che l'opinione pubblica indottrinata ad hoc da giornali come il Corriere sia convinta che calciopoli sia piu' Inter che Juve o Milan e che Moratti sia il demiurgo travestito da Tronchetti dietro alle intercettazioni dei malaffari calcistici. Ma tutto muore li', nel nascere. Poi succede anche che, sempre il Corriere, se la prenda con il doping amministrativo e sbatte in prima pagina le plusvalenze di Moratti, ricordandosi poi a pie' pagina pero' che "ah, anche Galliani e' coinvolto nella faccenda".

Ma se Galliani e' in forma strepitosa, vittima vergine in un mondo di lupi, secondo i tabloid nostrani, il Milan non e' da meno, e passi che la campagna acquisti sia stata disastrosa proprio in prospettiva di una squalifica sacrosanta, con giocatori ultraquarantanni come pilastri difensivi e finti fenomeni arrivati con voli charter al posto di fenomeni veri, come i fascisti che tornavano dalla Libia convincendo i contadini del Salento che avevano conquistato l'America.

Ma non e' tutto, perche' se Totti impazzisce e scaraventa a terra un massaggiatore, significa che qualcuno lo voglia squalificare in vista dei prossimi impegni e che il suo cartellino rosso, sia tanto simile ad esempio all'assenza di Iaquinta in un Juve-Udinese di qualche anno fa. Poi succede anche che Prandelli se la prenda con l'arbitro se perde 3 a 1 contro l'Inter, poiche' forse nella trans agonistica si dimentica la partita giocata dall'Inter ed il fatto che dodici partite di fila non si vincono per caso.

Insomma, le solite storie.

Secondo noi questo campionato farsa, forse non e' farsa abbastanza.

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