Monday, October 27, 2003

KILL BILL Volume I

Non c’è che dire: il cinema è magia, è divertimento, è luogo d’incontro... è pop corn imburrati e m&m’s a profusione, è poltrone larghe, è surround... Tutto questo per dirvi, miei cari preti, che sabato sono andato a vedere il sopradetto film e che ho fatto un incontro inaspettato.

Ma andiamo con ordine: il film.Non mi lancerò in una critica tecnicistica o saputella, dato che la gran parte di voi fa ''Scienze della Comunicazione'' e la sa lunga sul cinema, sui film, sulla comunicazione di massa e simili.
Tra l’altro non potrò mica mettermi a fare un’analisi costi/benefici della mia serata al Giometti!!!! Perciò narrerò brevemente le mie sensazioni, cercando di non sputtanare il finale a chi abbia intenzione di vederlo, ma non l’ha ancora fatto.
Tanto per iniziare, lode e gloria a Tarantino, che sforna un’altra opera molto pulp che trasuda sangue, violenza, ironia e revival anni 70! E soprattutto complimenti ad Uma Thurman, che, nonostante non sia più una teen-ager, è sempre bellissima e sensuale (anche quando è coperta di sangue e lividi... il che vale per il 60% della pellicola!?!?!?). E già che ci siamo anche a Lucy Liu, che è bella e trucida allo stesso tempo, ma sempre con una finezza tutta orientale.
La trama è quella dei tanti western à la Clint Eastwood, ma montata come Pulp Fiction: cioè l’ordine temporale degli eventi è mischiato come un mazzo di carte da tresette. Le musiche sono in gran parte di Sergio Leone e bisogna ammettere che creano uno strano effetto come sottofondo per un combattimento di kung fu con katane e tutine gialle à la Bruce Lee. Infine, come ciliegina sulla torta, un inserto anime, molto splatter e spigoloso che paga un grosso tributo alla miglior tradizione manga.
Insomma, un film paradossale e divertente che ha comunque il grande merito di stupire! Non aggiungo altro...

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