Friday, November 14, 2003

5. Appena la campagna militare per il controllo dell'Afghanistan e' stata completata, hai assegnato il compito di "interim leader" ad un ex consigliere di una compagnia petrolifera. Poi, non pago, hai assegnato il compito di ambasciatore degli U.S.A. in Afghanistan ad un ex consigliere dell'Unocal. Infine, in alcuni mesi e' stato firmato un nuovo contratto per la costruzione del famoso oleodotto in Afghanistan. Vorrei sapere, ma la guerra in Afghanistan, e' stata fatta per combattere il terrorismo oper il petrolio?

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4. Almeno quindici dei diciannove kamikaze che hanno portato a termine l'attacco alle torri gemelle erano dei sauditi. Ma tu hai bombardato l'Afghanistan. Ti sei perso qualcosa? Oppure era troppo difficile correre dietro ad una nazione che garantisce il 25 per cento del petrolio usato in U.S. e che ha come cittadini cosi' tanti business-partners del tuo caro paparino? Niente di personale, sto solo provando ad immaginare esattamente quanto valgono 3.000 vite umane. O meglio, a quanti barili di petrolio equivalgono?

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3. Nei giorni e nelle settimane seguenti all'11 settembre, secondo il London Times, hai permesso ad un charter saudita di volare sugli Stati Uniti in modo da poter prendere quasi due dozzine di membri e associati della famiglia dei Bin Laden che in questo modo hanno lasciato il paese. Non sono state condotte alcune investigazioni da parte di alcun gran giuri' ne' dall'FBI per verificare se questi parenti di Bin Laden sapessero qualcosa. In pratica, mentre tutta l'America non poteva muoversi per vie aeree, mentre il caos regnava sovrano, tu hai avuto il tempo di sederti, rilassarti e pensare a cosa avresti potuto fare per far si che i Bin Laden fossero stati al sicuro. Puoi per favore spiegarci perche' questa e' stata una tale priorita'? Perche' i sauditi e i Bin Laden ricevono questo speciale trattamento?

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2.Nel 1997 la BBC ha raccontato storie riguardo visite dei leader talibani dell'Afghanistan a Houston, in Texas, mentre tu eri governatore dello stato. Visite che avevano lo scopo di incontrare dirigenti di compagnie petrolifere per discutere della costruzione di un oleodotto in Afghanistan. Uno degli studi fatti sulla fattibilita' di questo progetto e' stato condotto dalla Enron, uno dei piu' grandi contribuenti alle tue campagne elettorali, sia per diventare governatore che presidente. Haliburton d'altra parte, era una delle compagnie che avevano il compito di costruire l'oleodotto. Colui che a quel tempo era il presidente di quella compagnia, Dick Cheney, e' ora il tuo vice presidente. Perche' lo stato del Texas ospitava dei terroristi e che ne e' dell'affare dell'oleodotto?

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Thursday, November 13, 2003

Quindi, Mr Bush, mi puo' spiegare il seguente:

1. E' vero che la famiglia Bin Laden ha finanziato la famiglia Bush per piu' di vent'anni? Secondo il New York Times, la tua prima avventura nel mondo del petrolio, con una compagnia chiamata Arbusto, era in parte finanziata dai Bin Laden. I Bin Laden sono stati investitori nella compagnia di tuo padre, il gruppo Carlyle, uno dei piu' grandi gruppi imprenditoriali nel mondo militare in USA. Queste coincidenze hanno bisogno di una spiegazione.


L'1 naturalmente indica che ci sara' anche un 2 et cetera fino al 5. Un punto al giorno per cinque giorni.

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Thursday, November 06, 2003

A proposito di 'Lontano dal paradiso'

Apprendo con soddisfazione che il nostro Vincenzo Mollica a forza di inseguire gli spietati commenti di Tv Sorrisi e Canzoni si stia cominciando a imbattere in film di maggiore caratura,ma trovo alquanto stridente il fatto che consigli come film di valore 'Lontano dal paradiso'. Per chi non l'avesse visto si tratta di un film con ambientazione anni '50:marito perfetto,moglie tutti sorrisi e dolcetti,giardiere e party chic la domenica. In questo quadro si dà vita ad un melodramma stile Douglas Sirk(il re incontrastato del genere negli anni d'oro di Holliwood, da cui vengono prese stilemi,contenuti e background nonchè lo stesso autore delle musiche). L'unica differenza è che il melodramma prende l'avvio dall'omosessualità del marito,un tabù per quegli anni(da notare però che il regista è un gay militante e si sa quanto spesso chi è portatore di valori di una minoranza 'oppressa' sia portato poi a rappresentarli nelle sue opere). Al di là di questo il regista Todd Haynes non aggiunge nulla ad un genere considerato di serie B ai suoi tempi e tanto più oggi che le sue ragioni sociali sono venute meno. Un film filologicamente perfetto(la fotografia è ottima) che però da un lato non riesce a commuovere nè dall'altro a risultare così ironico da farci riflettere. Un film gratuito.

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Tuesday, November 04, 2003

Mezz'ora fa sono uscito dal cinema dove per quasi due ore sono stato allietato da un film cosi' pieno di vuoto da essere assordante e spesso anche noioso. Certo un film diverso e in qualche modo affascinante, ma non per questo geniale, spettacolare e degno di essere spacciato come un capolavoro. Un film surreale in cui si mischia il western, i manga e anche un po' di televisione giapponese cult alla power rangers (la tuta gialla della protagonista mi rimanda solo a questo, nient'altro da dire).
"...mentre secondo me si fa un passo indietro rispetto alle surreali, ironiche vicende e situazioni del capolavoro vincitore a Cannes..."(Matteo): credo invece che Pulp Fiction sia un racconto verosimile e con Kill Bill si fa un enorme passi in avanti nel mondo del surreale che in questo caso non corrisponde esattamente ai miei gusti. Troppa violenza, seppur ironica (non sempre), che non porta a niente, non intrattiene, non esorcizza la violenza stessa e per di piu' in molti casi e' trash o splatting puro (non mi si dica che sia questo lo scopo del regista). Quindi piu' che un film un tributo a dei generi che evidentemente piacciono al regista e che vengono imitati e copiati in modo perfetto, peccato che non fossero perfetti essi stessi e che cio' che oggi ci fa sorridere riguardo ad essi e ci diverte ancor di piu' e' proprio la loro imperfezione. Che dire, ultimamente non si vedono dei gran film e io ancora soffro della nostalgia di registi polivalenti che hanno girato capolavori di ogni genere e non strisce di film monotematici -vorrei citare in questo caso Kubrick, che ha fatto di ogni genere un capolavoro-. Se penso che per partorire una boiata del genere Tarantino ci ha impiegato quattro anni, mi viene anche il dubbio che sia un po' stupido.
Vi devo salutare, am prometto che buttero' i soldi anche per l'ultimo matrix, ecchissenefrega!!

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Saturday, November 01, 2003

Tarantino non sbaglia un colpo...

KILL BILL,volume1=già, non c'è niente da dire...se Tarantino decide di fare un gran film non c'è niente che possa impedirglielo.Se proprio una critica gli si deve pur fare, bè anche lui alla fine si è assoggettato alle leggi di marketing con un finale che spinge "senza se e senza ma" a catapultarsi al cinema all'uscita del secono episodio.
Nonostante questo particolare lo spettacolo è stato eccellente, fin da prima dell'inizio del film: ho incrociato un signore elegante, di mezza età che se ne andava alla fine del secondo spettacolo con le mani nei capelli ed un'espressione disgustata che, vedendo che lo stavo fissando con aria incuriosita, mi fa: "no,no...non mi è proprio piaciuto...".In quel preciso istante ho capito che sarebbe stato un gran bel film, ma il primo tempo va oltre ogni più trucida, efferata aspettativa di masochismo.
Come al solito Tarantino è geniale nei dialoghi e nello sperimentare situazioni e tecniche di grande effetto (lo schermo diviso in 2 parti autonome di Jackie Brown e...15 minuti di animazioni assolutamente eccezionali).
Concludo dicendo che Pulp fiction non è neanche paragonable per il livello di violenza di Kill Bill, mentre secondo me si fa un passo indietro rispetto alle surreali, ironiche vicende e situazioni del capolavoro vincitore a Cannes.

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